Seguendo il
filo rosso del desiderio di ritrovare lo spirito del tempo, il
Dopolavoro Ferroviario, in questa esposizione, attraverso materiale
di archivio, ha documentato i fatti che precedono la costruzione
della linea ferroviaria, la sua realizzazione, l’arrivo del primo
treno e le stazioni di Ancona.
Nella prima parte della mostra si è presentato il contesto in cui è
maturata la decisione di costruire una linea ferroviaria che unisse
le due sponde dello Stato Pontificio, fino alla “Notificazione”
emessa da Papa Pio IX, il 7 novembre 1846, con la quale si dà il
benestare alla costruzione.
In un’altra sezione è stato messo a confronto lo sviluppo della rete
ferroviaria in Italia nella seconda metà del 19° secolo, dove si
nota la sperequazione tra il nord ed il sud d’Italia.
L’arrivo del Re per l’inaugurazione, avvenuta il 10 novembre 1861, è
stato documentato dai manifesti di avviso e ringraziamento alla
cittadinanza, reperiti presso l’Archivio di Stato di Ancona.
Esposti inoltre alcuni pannelli sugli accadimenti economici e
sociali susseguenti all’arrivo del treno. Curioso è il reclamo
pubblicato dal quotidiano locale, di un viaggiatore che protestava
per la poca cortesia di alcuni ferrovieri.
Nella terza parte della mostra sono state esposte immagini che
documentano il susseguirsi dei fabbricati della stazione.
Ad una prima costruzione pionieristica e provvisoria farà seguito,
nel 1880, un edificio di grandi dimensioni con ardite scelte
architettoniche. Si pensi alla tettoia in ferro, progettata
dall’ing. Ottavio Moreno. Distrutta quasi completamente dai
bombardamenti durante la seconda guerra mondiale, la stazione di
Ancona viene ricostruita, nella forma attuale, ed inaugurata nel
1947.
Grazie a RFI che ha permesso di effettuare ricerche nei suoi
archivi, sono stati reperiti ed esposti in originale alcuni disegni
tecnici della seconda e dell’attuale stazione. Della seconda
stazione è stato esposto anche un modello in scala, preparato da
maestro presepaio anconetano, Maurizio Barigelli e una serie di
cartoline e stampe provenienti da collezioni private.
A completamento della mostra erano esposti, molto apprezzati non
solo dai bambini, modellini di locomotori messi a disposizione di un
gruppo di fermodellisti. La mostra, allestita in una sala esterna
della stazione, aperta dal 12 al 20 novembre, ha riscosso notevole
interesse sia di pubblico, sia dei media.
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