E’ facile individuare Marte, che
è luminoso come una stella di prima grandezza:
basta guardare verso Sud ed alzare lo sguardo,
fin sopra la costellazione di Orione. Il pianeta
si distingue dalle stelle per il suo colorito
rossiccio e perché mostra una luce fissa, senza
quello scintillìo caratteristico delle stelle.
Marte è il quarto pianeta in ordine di distanza
dal Sole, dopo Mercurio e Venere, che girano in
orbite interne a quella della Terra. Marte
percorre la sua orbita, più grande di quella
terrestre, in 687 giorni (anno marziano). La
rotazione sul suo asse avviene in 24 ore e
mezzo: il giorno marziano é mezz'ora più lungo
di quello terrestre. Il diametro, 6.800 km, è
poco più della metà di quello della Terra.
LA SUPERFICIE.
Marte presenta almeno 10.000 crateri e diversi
vulcani, ormai spenti. Il vulcano più vistoso è
il Monte Olimpo: diametro 500 km e altezza
27.000 metri, il più grande vulcano del sistema
solare. Il colore rossastro di Marte è dovuto
alle rocce ed alla polvere della superficie, che
contengono ossidi di ferro: un pianeta
arrugginito!
LE ESPLORAZIONI.
Marte è stato esplorato da molte sonde
automatiche a cominciare dal Mariner 4 nel 1965;
seguirono poi il Mariner 5, i Viking 1 e 2 nel
1976, il Mars Pathfinder che ha toccato il suolo
il 4 luglio 1997 - Independence Day . Mars
Odissey lanciato nel 2001 sta tuttora
effettuando rilievi dalla sua orbita. Nel 2003
Mars Express, la prima missione dell'ESA -
Agenzia Spaziale Europea ha rilevato ghiaccio e
vapore con uno spettrometro italiano. Spirit e
Opportunity sono due piccoli veicoli su ruote
sbarcati su Marte nel 2004 e sono tuttora al
lavoro trasmettendo dati della superficie
marziana. Nel settembre 2006 è entrato in orbita
marziana il Mars Reconnaissance Orbiter , sul
quale opera il radar italiano Sharad per la
ricerca di acqua fino a qualche centinaio di
metri sotto la superficie.
LA VITA.
Marte ha una superficie solida e un'atmosfera,
sia pure molto rarefatta; c'è anche presenza di
acqua nel sottosuolo: potrebbero essere queste
condizioni sufficienti allo sviluppo della vita?
Diverse missioni hanno cercato segni di vita o
comunque di materiale organico, ma tutte senza
risultati certi. Un'ipotesi, non provata, è che
la vita potrebbe esserci stata nel passato ed
essersi poi estinta per il mutare delle
condizioni ambientali. La vita sarebbe comunque
molto difficile per la mancanza di acqua liquida
e anche per le radiazioni solari e cosmiche, che
non sono schermate sufficientemente
dall'atmosfera.
I MARZIANI.
Parlando di visitatori extraterrestri si pensa
subito ai 'marziani': perché non agli ipotetici
abitatori di uno degli altri pianeti solari? Già
nel 1880 si sapeva che Marte ha una superficie
solida, a differenza dei pianeti gassosi da
Giove in poi; Marte ha anche un'atmosfera, sia
pure molto tenue, ed ha temperature non troppo
fredde: sembrava quindi l'unico pianeta che
potesse consentire forme di vita, a differenza
di Venere e Mercurio, anch'essi solidi ma con
temperature troppo elevate.
L'astronomo torinese Luigi Schiaparelli alla
fine del 1880 vide sulla superficie di Marte una
rete di linee con andamento regolare, che egli
chiamò 'canali'. In seguito l'astronomo
americano Percival Lowell avanzò l'ipotesi che i
canali fossero opere di irrigazione costruite da
una civiltà locale. Le foto riprese in loco
dalle sonde automatiche hanno smentito
l'esistenza di una rete: si tratta invece di
formazioni naturali disposte abbastanza
casualmente, che soltanto da Terra (e con un po'
di fantasia) potevano sembrare una rete
organizzata. Comunque sono queste le ragioni del
fiorire di storie sui marziani.
LA FACCIA DI CYDONIA.
Nel 1976 le foto inviate dalla sonda Viking
sollevarono grande scalpore, perché mostravano
quella che sembrava una enorme faccia umana
scolpita sul suolo: la prova dell'esistenza di
una civiltà sconosciuta? Purtroppo le foto
successive mostrarono che si trattava di una
formazione naturale, una specie di collinetta
appiattita e un po' sformata, che soltanto per
il particolare orientamento delle ombre e la
scarsa nitidezza delle foto erano sembrati un
viso.
MISSIONI OGGI.
Attualmente è in viaggio verso Marte la sonda
Phoenix Mars Lander, che deve scendere sulla
superficie nel maggio del 2008. Il Phoenix è
dotato di una complessa strumentazione con lo
scopo di controllare la presenza di acqua e la
possibilità di esistenza di forme di vita.
FUTURO.
L'ESA, Agenzia Spaziale Europea, alla quale
partecipa l'Agenzia Spaziale Italiana, insieme
alla NASA e ad agenzie di altri paesi sta
progettando l'invio di una sonda che scenda su
Marte e riporti sulla Terra campioni del suolo
marziano; la missione potrebbe essere effettuata
nel 2011. L'ESA ha anche iniziato il progetto
Aurora, che ha lo scopo di esplorare il sistema
solare cominciando proprio da Marte. La NASA
conta di portare i primi astronauti su Marte
intorno al 2020-2025.
COLONIZZAZIONE.
Alcuni ricercatori stanno progettando il modo di
rendere il pianeta abitabile mediante la
creazione di un'atmosfera, che causerebbe un
aumento della temperatura permettendo la
crescita di vegetali. Si tratta di progetti dal
costo elevatissimo e per ora non se ne prevede
l'attuazione. |